sabato 31 maggio 2014

Made with love

Se c'è una cosa a cui non riesco a rinunciare è la pasta
Che poi pensandoci, perché mai dovrei rinunciarvi?!?!

La pasta, esprime valori di bontà e accessibilità economica, la pasta è un cibo ancestrale, come il pane ha solide radici che risalgono ad una civiltà antica, è naturalmente semplice e non dovrebbe mancare in un alimentazione equilibrata, è made in Italy in termini di consumo e qualità, la pasta è lunga è corta e pacioccona, è colorata rossa al pomodoro, verde agli spinaci marrone ai funghi e di tanti altri colori come la tavolozza di un pittore.

Preparare la pasta fatta in casa, delizia oggi come tanti anni fa le tavole di molte famiglie...
E' un arte apparentemente semplice, che prevede passione abilità sensibilità amore. E' qualcosa che non è legato solo al consumo immediato, è un bel rito conviviale, dove ogni volta entrano in scena una ampia spianatoia, acqua tanta farina e altrettanta allegria, insomma la pasta home made è una gran bella emozione!

E siccome adoro vivere di emozioni ecco a voi i miei cavatelli! Li ho scoperti da piccola aiutando le nonne (più che aiutarle pasticciavo con la farina) ho voluto modificare la loro ricetta cambiando la farina, utilizzando quella integrale .
La farina integrale è particolarmente ricca di fibre, ci aiuta a mantenerci leggeri regalandoci un delizioso senso di sazietà, una volta messa sulla spianatoia non potete immaginare che profumo, ma basta parlare delle proprietà di questa farina sono sicura che la conoscete già e siete ancor più preparati della sottoscritta.

Tornando ai cavatelli, sono una pasta fresca tipica del sud Italia fatta in casa, sono semplici da fare è tutta una questione di dita! Solitamente si preparavano per i pranzi della domenica quando le famiglie si riunivano, penso non ci sia cosa più bella che condividere con i propri cari con chi vuoi bene i piaceri della tavola pur essendo semplice e genuina. Di norma vengono conditi con ragù di carne ma si sposano benissimo con le verdure, ve li propongo con un condimento semplice, le fave fresche e qualche fogliolina di menta.

La pasta è un semplice piacere a cui non si dovrebbe rinunciare.
Provate anche voi...domani è già domenica!

Baciuzzi Carmen














CAVATELLI INTEGRALI CON FAVE E MENTA 


INGREDIENTI PER PREPARARE I CAVATELLI

500 g di farina integrale
250/300 ml di acqua tiepida



INGREDIENTI PER CONDIRE I CAVATELLI

1 cipollina fresca
1 kg di fave fresche da sgusciare
olio extravergine di oliva
sale
peperoncino (facoltativo)
menta
ricotta salata a scaglie (facoltativo)



PREPARAZIONE DEI CAVATELLI 

Disponete la farina a fontana e iniziate a versare un po di acqua tiepida (io ne ho messo poco più di 250 ml dipende dalla vostra farina) iniziate ad impastare con la punta delle dita e continuate a versare l'acqua finché verrà assorbita dalla farina.
Lavorate quindi la pasta energicamente raccogliendola e schiacciandola a più riprese.

Quando la pasta sarà liscia e compatta formate una palla, copritela con un telo per non farla seccare e lasciatela riposare per circa 30 minuti.

Trascorso il tempo riprendete l'impasto e formate dei lunghi "filoncini" di pasta dello spessore di circa 6/8 mm poi ricavate dei filoncini della lunghezza di circa 4 cm (solitamente son 2 cm).

Schiacciate con la punta del dito indice medio e anulare (ecco perché 4 cm, solitamente si usa solo l'indice e il medio a me piace abbondare) i pezzetti di pasta con un movimento rotatorio verso il basso facendoli rotolare così da formare un incavo.

Procedete così fino a esaurire la pasta, allargando man mano i cavatelli nella spianatoia infarinata.



PREPARAZIONE DEL CONDIMENTO PER I CAVATELLI

Riscaldate un cucchiaio d'olio in una padella su fuoco medio. Aggiungete la cipollina fresca tritata e le vostre fave, (quelle che avete precedentemente sgusciato e pulito). Regolate di sale e lasciate cuocere per pochi minuti le fave dovranno rimanere croccanti e verdi (per questo una cottura veloce).

Tuffate i vostri cavatelli nell'acqua bollente. Da quando ripartirà il bollore, cuocete i cavatelli fino a che non saliranno a galla. Scolateli tenendo da parte due cucchiai di acqua di cottura e aggiungetela alle fave.

Condite i cavatelli con le fave saltate in padella, quando i vostri cavatelli saranno nel piatto aggiungete del peperoncino (facoltativo) olio e qualche fogliolina di menta, volendo potete aggiungere delle scaglie di ricotta salata che con le fave si sposa benissimo!





















lunedì 19 maggio 2014

Ciambella cioccolattosa

Quando la Pasqua è terminata da un po', ma le uova al cioccolato ancora no, cosa si può fare?!?!

Ciambelle, budini, bicchierini di cioccolato ripieni di crema, plumcake, biscotti e son sicura che dimentico ancora tante altre dolci tentazioni.

E' stata mia madre che fin da piccola mi ha educata, all'arte del riciclo (forse non sarà il termine corretto) delle uova di cioccolato.
Ricordo che da piccola attendevo forse ancor più della Pasqua, i giorni che la seguivano, per la curiosità di scoprire con quale golosa ricetta mi avrebbe conquistato, una delle tante che io adoravo e che ripropongo spesso oggi ai miei figli ed ospiti, la condivido qui con voi.

La ciambella al pistacchio di Bronte, con glassa di cioccolato fondente (perché si sa al cioccolato è difficile resistere).

Provate questa ciambella, giusta conclusione di un pranzo o semplicemente quando avete voglia di concedervi una  pausa golosa, questa è solo una delle tante ricette che, si possono inventare.

Al prossimo riciclo ops alla prossima ricetta!!!
Carmen





CIAMBELLA CIOCCOLATTOSA






INGREDIENTI


300 g di farina 00
300 g di zucchero
5 uova
1 bicchiere di latte
1 bicchiere di olio di girasole
1 bustina di lievito
un pizzico di sale
100 g di pistacchio tritato naturale
20 g di cioccolato tritato grossolanamente


PER LA GLASSA

200 g di cioccolato
mezzo bicchiere di latte








PREPARAZIONE

Preriscaldate il forno a 180° C. Ungete uno stampo tondo per ciambelle.

Versate nel impastatrice uova zucchero e azionate, quando saranno una bella crema, aggiungete il resto degli ingredienti per ultimo il lievito.

Trasferite il tutto nello stampo imburrato, cuocete in forno per 45 minuti circa (dipende dal forno).Controllate la cottura introducendo nella ciambella uno stecchino di legno: dovrà uscire asciutto.

Lasciate riposare la ciambella nello stampo per circa 3 minuti poi mettetela nella gratella a raffreddare...

Preparate tutto per la glassa, in un pentolino a bagnomaria sciogliete il vostro cioccolato con il latte, una volta pronta la glassa fatela colare sulla vostra ciambella.
















giovedì 8 maggio 2014

Pesto di finocchietto selvatico


Lo confesso ho un vero amore per il finocchietto selvatico!!!

Sarà il suo profumo intenso, sarà il suo colore, sarà che per raccoglierlo bisogna andar per campi che cresce selvatico nei posti più strani...

Ed eccolo protagonista in questa ricetta, di una semplicità disarmante.





PESTO DI FINOCCHIETTO SELVATICO






INGREDIENTI


150 g  di finocchietto selvatico
20 g di noci
40 g di parmigiano grattugiato
30 g di pecorino grattugiato
1 dl di olio extravergine di oliva
1 spicchio di aglio
un pizzico di peperoncino macinato (facoltativo)
sale q.b.





PREPARAZIONE

Mentre portate a bollore in una pentola l'acqua, pulite il finocchietto selvatico, avendo cura di eliminare le parti troppo dure.

Quando l'acqua bolle mettete il finocchietto e fatelo cuocere per circa 20 min.

Dopo averlo scolato e fatto raffreddare, adagiatelo su un tagliere e tagliatelo grossolanamente.

Prendete il mortaio pestate le noci e l'aglio. Trasferite tutti gli ingredienti nel frullatore il finocchietto, le noci, l'aglio,  il parmigiano e a filo l'olio, aggiungete anche un pizzico di peperoncino (facoltativo, a me piace perché da quel tocco in più).

Piccolo consiglio: frullate in modo non continuativo ma ad impulsi, per evitare che il pesto si surriscaldi.

Quando ritenete di aver raggiunto la consistenza da voi desiderata, il vostro pesto è pronto!

Potete usarlo anche da spalmare su crostini di pane tostato per accompagnare un antipasto rustico.

Se avete preso la decisione di non consumare subito il vostro pesto, riponetelo in frigo, avendo l'accortezza di trasferirlo in un barattolo di vetro e non dimenticate di coprire la superficie di olio, volendo potete anche congelarlo (io ho provato entrambe le opzioni e vanno bene) a voi la scelta e.........

Buon   Pesto   a   tutti   :-) 
C a r m e n














giovedì 1 maggio 2014

Buono come il...PANE

Acqua farina lievito...e tanto amore! Con questi pochi semplici ingredienti si può ottenere un buon pane!

Il lievito il terzo ingrediente ha un ruolo fondamentale per la panificazione, ha il compito di far fermentare e far "gonfiare" l'impasto...l'ideale il più naturale il più pregiato è il lievito acido ( criscenti, criscitu, lievito madre...)


L'altro giorno l'ho  ricevuto in "dono" dalla zia Rosa! Non potete sapere la felicità che ho provato, lei lo cura con costanza e devozione da ormai quasi 15 anni (ci riuscirò anch'io?) ci proverò questo è sicuro "mandarino" (così l'ho chiamato e quale altro nome potevo dargli?) sta buono buono nel suo barattolino lo guardo e sorrido pensando alla prossima panificazione...

Quando penso al pane mi tornano in mente i ricordi d'infanzia, rivedo  la nonna paterna mentre lo lavorava, l'acqua la farina ( non parlo di un kg ma kg e kg) il grembiule il fazzoletto in testa...prendeva poi "u criscenti" come lo chiamava lei ( lievito madre) e nella sua bella "maidda"  la madia (contenitore di legno per impastare il pane) e piccolina com'era impastava impastava che forza nelle braccia...dopo averlo lavorato per tanto tempo prendeva i "panuzzi" li metteva su un lettino fatto di tavole...dopo averli coperti con un lenzuolo e tante coperte...li lasciava al calduccio a gonfiare lentamente...non aveva fretta (non si correva come adesso) mentre lei preparava il forno aspettando che il "cielo" diventasse "bianco" segno che aveva raggiunto la giusta temperatura per accogliere il pane...poi appena uscito dal forno "pani cunzatu" (pane condito con olio sale origano) per tutti. 

Ma torniamo all'era 2.0, proverò a fare il pane con il mio forno elettrico, con la nonna ho in comune il nome speriamo non solo quello...



P A N E  il mio... primo esperimento 





giovedì 24 aprile 2014

PAPPARDELLE ALL'UOVO AL PROFUMO DI PANCETTA E ASPARAGI SELVATICI

Primavera...
Gite fuori porta all'aria aperta...uscite in off road, alla scoperta di  posti che non pensavo potessero esistere, rientrare a casa con una buona dose di allegria (merito della famiglia e dei buoni amici) le guance colorate dal sole e poi  un bouquet di ASPARAGI...




martedì 22 aprile 2014

Spuma di mandarini

Ci sono ricette (come questa) che rievocano profumi e golosi ricordi d'infanzia!

Il profumo della zagara inebriante, il cinguettio degli uccellini e i pomeriggi di sole, gli ultimi mandarini raccolti dai rami dell'albero e mangiati con gusto, l'inverno era andato via per cedere il posto alla primavera!

So che se vi parlo di mandarini mi darete della matta! Evviva i frutti di stagione direte voi!

Ebbene il mandarino è sicuramente il protagonista della tavola invernale magari proprio quella di Natale...ma c'è anche quello tardivo che ancora a fine marzo inoltrato delizia i nostri palati.

Ed ecco quindi un'ultima ricetta ricca di vitamina C copiata passo passo dalla mia rivista di cucina preferita...
http://www.salepepe.it/ in un numero di alcuni anni fa.





martedì 15 aprile 2014

Torta ubriaca

E' diventata ormai una piacevole tradizione! 
L'occasione è la stessa ormai da alcuni anni.
Sto parlando del festeggiare i compleanni di un piccolo gruppo di amici che guarda caso hanno la stessa passione per la fotografia e lo stesso segno zodiacale...(superfluo dire che sono naturalmente diversi l'uno dall'altro).  
Cosa c'entra la torta ubriaca direte voi...la torta l'ha fatta la mia amica Grazia in occasione nel suo compleanno, e credo che questa torta rispecchia un po lei, semplice e genuina.
Quindi la prima ricetta del mio blog è la sua. 
Un inizio un po atipico, da marziana, dal momento che ho fatto solo le foto e mangiato questa semplice bontà!
Promesso! La prossima volta la torta ubriaca sarà la mia...per adesso, inizio altrimenti non lo farò mai e continuerò ad essere uno stress per amici e parenti.